sabato, dicembre 30, 2006

l'insostenibile leggerezza dell'essere


si. la volontà ha deciso. ma come può il cuore
che giace molto al di sotto della sperficie
delle livellate ragioni che l'occhio vede,
come può il cuore decidere
di bandire per sempre
quel viso amato?
stephen spender(1909-1995)
odio e amo. chiedi perchè?
non so. ma così, lo sento e mi torturo.
gaio valerio catullo. (84-54 a.c)
in te i miei occhi riposano felicità.
ritrovo nel tuo abbraccio anni perduti
e combatto con un sorriso l'odio
che ricopre i ricordi.
mai sopisti nei miei pensieri,
e ora nel natale ti ritrovo:
il mio più bel dolce regalo.
tu ed io, siamo diversi.
lucia

giovedì, dicembre 21, 2006

Se sei di buon umore, non ti preoccupare. Ti passerà.



Finti moralismi. vittimistiche anime perse in un vortice di sensazioni estranee.

trovare giustificazioni e piangersi addosso per tentare di spiegarci gli errori commessi.

nascondersi, perchè non si ha il coraggio di affrontare la vita che ci chiede di vivere.

la paura di sentirtsi soli: il bisogno del baccano, di qualcuno che ti riempia i vuoti interiori, di qualcuno che ti faccia sentire "abbastanza" .

ricercare senza sosta il piccolo miraggio corrispondente ai nostri sogni o aspettative, altrimenti sai, la vita è una merda!

giovanni raboni (1932-2004) scrive:

Tanto difficile da immaginare,

davvero, il paradiso? Ma se basta

chiudere gli occhi per vederlo, sta

lì dietro, dietro le palpebre…

forse la felicità

è solo degli altri, d'un altro tempo,

d'un'altra vita e a noi non è possibile

che recitarla come viene viene,

a soggetto, ostinandoci a inseguire

la parte di noi stessi

in un vecchio bizzarro canovaccio

senza capo né coda…

Giovanni raboni

noi esseri viventi senza capo ne coda.Faremo la fine dei dinosauri.

lucia

lunedì, dicembre 11, 2006

Amare è.......umano?



Amare una persona é....

Averla senza possederla.

Dare il meglio di sé senza pensare di ricevere.

Voler stare spesso con lei,

ma senza essere mossi dal bisogno

di alleviare la propria solitudine.

Temere di perderla,

ma senza essere gelosi.

Aver bisogno di lei,

ma senza dipendere.

Aiutarla,

ma senza aspettarsi gratitudine.

Essere legati a lei,

pur essendo liberi.

Essere un tutt’uno con lei,

pur essendo se stessi.

Ma per riuscire in tutto ciò,

la cosa più importante da fare è...accettarla così com'è,

senza pretendere che sia come si vorrebbe.

Omar falworth

un'amore così esiste? è possibile? è umano?

giovedì, novembre 30, 2006



un anestesia totale.

completamente anestetizzata vivi un esistenza d morente mentre guardi il mondo che si ama.

e tu? chi ami tu? ti conosci tu? sai chi sei veramente tu?

cerco dentro al petto e trovo poco o niente.

ma quella stretta allo stomaco? quella meravigliosa sensazione che ti fa palpitare?

anestesia. anestesia totale. permanente. color grigio. sensazione freddo.

venerdì, novembre 24, 2006

una dedica...per me



Amica mia penso a te

Al tuo color di sole alla tua grazia

La casa è vuota da quando il mio raggio di sole

È andato a tuffarsi in mare

Se vedi i sommergibili

Di' loro che t'amo

Se le nubi s'addensano

Di' loro che t'adoro

Se la mareggiata infuria sugli scogli della riva

Di' agli scogli che sei la mia pietra preziosa

Se qualche granello di sabbia brilla tra i mille granelli di sabbia della spiaggia

Digli che sei la sola gemma che amo

Quando vedrai il postino

Digli con quanta impazienza aspetto le tue lettere

Ti mando mille baci mille carezze

Che ti raggiungeranno come le parole raggiungono l'antenna del telegrafo senza fili

Se vedi dei feriti

Digli che la mia sola ferita è quella che hai inferto al mio cuore

Se a volte pensi pensa che il mio pensiero è sempre

con te

E che t'adoro.

Guillaume Apollinaire

Il mio cuore esiste in ogni cellula del tuo corpo.

Ti voglio bene

lunedì, novembre 20, 2006

specchio rivelatore



la nebbia umida avvolge incubi notturni.

un faccia a faccia con uno specchio

in cui ti vedi,

ma non ti riconosci.

un vento freddo

che ti denuda

ti ghiaccia.

ti senti spoglia,

fredda e vuota.

come una foglia in autunno

o come una barca che affonda.

una tempesta

in cui tanti occhi e tante bocce

ti guardano

ti parlano

ti giudicano.

un faccia a faccia

come guardarsi allo specchio,

in cui ti vedi

ma non capisci chi sei;

o di chi sono gli occhi che guardano.

familiari, ma non ti riconosci.

nebbia che avvolge incubi notturni,

come essere in un quiz

percorrendo una vita,

dove sbagli l'ultima domanda

e perdi tutto.

dove sono i colori?

Lucia

giovedì, novembre 09, 2006

le parole che non ti ho detto


















tu,
che di tutti i miei pensieri
sei la fonte,
vorrei scacciare il ricordo di te
dal cuore,
e mi dimeno
mi sbatto e strepito,
ogni qual volta
ritorni dentro me.
scrigno dei miei desideri,
vivi adesso alimentato
da tutto ciò che ho
e che non ho potuto più donarti.
brucio nel limbo delle mie scelte ora,
non pentita,
ma perduta
nel ricordo di te.
quanta terra
quanto odio
quanto tempo
riuscirà a portarti via?
di quel che mi resta ora,
vivo, cammino, bacio,
ma non amo.
cos'è l'amore senza te accanto?!
alimento il vento con sospiri
in cerca di nuovo del tuo odore,
in cerca di qualcosa
che mi riporti
il dolce senso
del tuo sorriso
su di me.
rendimi il mio cuore,
te ne prego,
è vita ancora senza di esso,
ma non è vita senza te.


lucia

giovedì, novembre 02, 2006

potessero le mie mani sfogliare la luna





















Pronunzio il tuo nome nelle notti scure,
quando sorgono gli astri per bere dalla luna
e dormono le frasche delle macchie occulte.
E mi sento vuoto di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome in questa notte scura,
e il tuo nome risuona più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
t'amerò come allora qualche volta?
Che colpa ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani sfogliare la luna!


federico garcia lorca

lunedì, ottobre 23, 2006

legami di vita?





















avvolgenti i nostri corpi si ridestano
in un voluttuoso gioco di anime,
cercando ogniuno a suo modo
di sconvolgere l'apatia che ci ricopre;
percorrendo un significato dell'assoluto stare insieme,
cosa andiamo cercando?
accozzaglie di anime deformi,
aggrappate al mondo come koala,
cumulo di spazzatura pregna di desideri,
a cui abbiamo messo nome,
e in esso un nostro significato.


lucia

venerdì, ottobre 20, 2006

il tatuaggio


tatuato sulle labbra,
c'è il mio dolore.
quello che è stato
ora non lo è più
e quanti grumi di sangue
otturano il mio cuore....
lo sento già,
come se scoppiasse dal male,
come se prorompesse in tutte le urla
che ingoio,
e ingoio e ancora....


quanta ipocrisia devo raggiungere
per sembrare ,
socialmente accettabile?
le parole del silenzio che devo affrontare,
ora mi spaventano
e mi feriscono.
le parole del silenzio sono dolore,
come il mio tatuaggio sull'anima.

lucia


ti sono vicino....ti voglio bene

venerdì, ottobre 13, 2006

il gioco della scala


la realta' come una scala medioevale spiraliforme.
e' il mondo a farci vedere il mondo distorto mentre gira,
o siamo noi stessi che girandoci attorno, nella nostra unruhe, nella nostra inquietudine, ci creiamo le nausee per poi imputare la colpa alla vita.
in fin dei conti lei sola ha piena consapevolezza di quel che e', senza timori ,mentre noi no. noi non abbiamo questa grande capacita'.
gli esseri umani sembrano come variopinte biglie, in continue spingersi e correre tra di loro,senza sapere quale sia bene la meta da raggiungere, o illudersi di saperlo...biglie che si cozzano tra di loro e altre che si avvicinano sospinte da moti a cui non sappiamo nemmeno dare il nome tanto che sono improvvisi.
perche' nella nostra ottusita' di esseri umani non riusciamo a superare il bisogno di dare a qualcuno il peso della nostra felicita' effimera?

la vita si risolve davvero cosi' facilmente? come se la vita fosse un problema.....
perche' non riusciamo ad essere felici di noi stessi anche nei nostri fallimenti nelle nostre incapacita' nelle nostre limitazioni? perche' ci manca la voglia di evolverci o la capacita' di autovalutarci dall'esterno?
dove le trovo le risposte?
forse ha ragione la mazzantini, tanto per semplificarsi le cose, per me la vita e' un giorno, uno solo, dall'alba al tramonto, e amen.


lucia

venerdì, ottobre 06, 2006

il colore della tristezza

il colore della tristezza
ricopre il cielo soleggiato di ottobre,
il colore della tristezza
e' qualcosa di indefinito,
viene a cercarti
quando meno ne hai bisogno.
il colore della tristezza
dipinge le pareti del cuore
porti le tue maschere foderate di rossetto
e sorrisi,
nella speranza che poi nessuno
voglia togliertele via di dosso.
il colore della tristezza e' quando
ti lascia scivolare tutto addosso,
poi guardi la tua pelle
e sei ricoperto di fango.
il colore della tristezza
e' parte di me
e' parte di oggi
e' parte delle mie parole,
piene di odio
di nostalgia
e di pensieri.


lucia


che brutta giornata.....

martedì, ottobre 03, 2006













Appoggio la mia testa alla tua.
Sorreggimi
perché casco in te,
ad ogni passo ti sento,
piano mi stringimi
sfiori la schiena e forse
ascolti il mio braccio
attorno al tuo collo
che t’implora di prendermi.

agnese matteini


insieme a te è tutto così semplice...che è sempre più bello incontrarsi di nuovo.

venerdì, settembre 29, 2006

a pain that i'm used to















Non sono più sicuro di quel che sto cercando.......
so solo che è dura consolarmi....
non capisco chi sto cercando di essere invece di essere me stesso
ma la chiave ,
è una questione di controllo .
Puoi dire a cosa stai cercando di giocare, ad ogni modo pago
mentre stai rompendo
tutte le regole
tutti i segni che trovo
sono stati sottolineati
i diavoli crescono sulla macchina che è piena di carburante
Tutto questo correre intorno,
beh mi sta abbattendo
dammi solo un dolore a cui sono abituato
non ho bisogno di credere a tutti i sogni che concepisci
hai solo bisogno di conquistare qualcosa che suoni vero
C’è un buco nella tua anima come un animale senza coscienza,

pentimento, oh no chiudi gli occhi,
paga il prezzo per il tuo paradiso
i diavoli si cibano dei semi dell'anima
non posso nascondere ciò che sento,
ciò che so che è reale senza sbagliare il falso,
mi preoccupo con una preghiera nell’aria
lo lascerò lì su un biglietto pieno di speranza
e non di disperazione.

martin gore

martedì, settembre 26, 2006

il compromesso e la scelta dei perchè



In giorni come questi

mi pongo anche io

le domande che tu mi poni.

"Quale cosa può valere così tanto

per un tale compromesso?"

"Qualcosa che ritengo valga molto.

e questo qualcosa è formato

da molti perchè,

da molte entità e da molte motivazioni."

una rinuncia che forse porterà a qualcosa di più grande di più prezioso.

"Ma questi in fondo sono solo sogni, e la realtà che tu vai predicando dove sta?"

" io penso stia qua dove sono io,penso stia qua dove ho deciso di stare.

penso che ne valga veramente la pena sai, spero di non sbagliarmi. ma spesso,

molto spesso, ho tanta paura. come oggi,ad esempio."

in giorni come questo è come se stessi bevendo vermi da un bicchiere di cristallo....

giovedì, settembre 21, 2006

metti la mano



metti la mano

sulla mia fronte

come se la tua mano

fosse la mia mano.

sorvegliami, come se

mi si volesse uccidere

come se la mia vita

fosse la tua vita.

amami, come se

tu lo volessi

come se il mio cuore

fosse il tuo cuore.

Attila Jòzsef

giovedì, settembre 14, 2006

la foresta dalle foglie taglienti



La foresta delle foglie taglienti

sovrasta un cielo

immerso di nuvole.

colori splendenti attraversano

piccoli sonagli animati,

li sento tintinnare

fin dentro ogni fibra

del mio essere.

Nutrendomi di loto

percorro la foresta

dalle foglie taglienti,

idilliaco luogo di immersione

mondo dove tutto

è plasmabile.

martedì, settembre 12, 2006

VENDESI

vendesi mia vita in cambio di monotona e sicura routine
con stabilità e serenità connesse riguardanti lavoro casa famiglia amore.
si assicura che la vita in vendita garantirà colpi di scena e delusioni di ogni sorta e portata ogni giorno e ogni minuto nel corso della permanenza in vita.
astenersi perditempo. indicati requisiti pazienza forza coraggio amor proprio grande spirito di adattamento e valigie pronte per frequenti traslochi...
si offrono in omaggio scomodi ricordi di infanzia e adolescenza.

CONTATTATE AL PIù PRESTO LE RICHIESTE SONO NUMEROSE!!!!!!

lunedì, settembre 11, 2006

il pegno

la candela si consuma
la fiamma si spegne
gli occhi si chiudono
la bocca tace.

le parche tagliano,
senza sosta
i fili del destino del mondo.

la terra stanca
chiede pegno
il cielo ferito
si ribella .

il nostro amore
si ritorce
rivelando egoismo
crudeltà
male. male profondo.

sangue innocente
come prezzo
della nostra avidità.
lacrime di madri
grattaceli come tombe
immense e sconfinate lapidi
che ci ricordano
di quanto ci possa piacere
esercitare dolore
a ciò che non ci appartiene:
il mondo.

occhio per occhio,dente per dente.
a quanto pare è questo
il nostro concetto di vita.

giovedì, settembre 07, 2006

replay


Dentro al replay
fra miliardi di altri ci sei
e non hai scia luminosa d'auto
anche di periferia
come i sogni che farai
o prenderai a noleggio
quando ti addormenterai
con le scarpe sul letto
Dentro al replay
con la testa girata un po' in su
da fotografia
ci sei anche tu prima di andare via
"se rimango ancora qui è come se morissi e guardandomi allo specchio ad un tratto sparissi" Cadono le stelle e sono cieco
e dove cadono non so
cercherò, proverò, davvero
ad avere sempre su di me il profumo delle mani
riuscire a fare sogni tridimensionali
non chiedere mai niente al mondo solo te
come una cosa che non c'è
cercando dappertutto anche in me
ti vedo
Dentro al replay
per un attimo c'ero
e anche lei
ma in quel momento
qualcosa ho cancellato
si è fermato il tempo, la sua regolarità
e come se morissi
è sparita anche la luna,
è cominciata l'eclissi
Cadono le stelle allora è vero
e io non so se ci sarò
dove andrò non lo so se lo merito o no
se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari
se troverò il coraggio ti telefono domani
e più sarò lontano e più sarò da te
dimenticato e muto
come uno che non c'è
tornerò, tornerò davvero
a sentire su di me profumo delle mani
di notte io farò sogni tridimensionali
senza chiedere mai niente al mondo neanche a te
senza chiedermi perché
ti vedo dappertutto
anche in me
ti vedo

samuele bersani


...sentire su di me il profumo delle tue mani...perchè non chiedo niente al mondo...solo te...

martedì, settembre 05, 2006

il porto sepolto

ti vedo allontanarti
dal porto del mio cuore,
la tua nave inesorabilmente
salpa da me
sospinta da venti lontani,
promettenti di nuovi lidi
da scoprire.

il mio faro
sempre acceso
attende il momento
di vederti tornare.
sorrido in silenzio
mentre te ne vai,
lasci il mio molo
con una carezza
e qualche consueta promessa.

tu sei una nave,
il mare è grande
e le promesse
difficili da mantenere,
io sono solo un piccolo porto
con un piccolo molo
non ho spazio
per farti attraccare ancora a me.

la nostra amicizia allora,
non è altro che una fune
la allenti un po
e tu piano piano
ti allontani
con una promessa di ritorno.

le assi del mio molo intanto,
marciscono,
rose dal sole
dei tempi passati
e da quel vento
che ti porta via da me.

e quando tornerai
mia piccola nave
riuscirà una fune
a tenerci uniti di nuovo?
forse le mie assi si romperanno
stremate dall'attesa
o forse il mio farò non farà più luce
e tu non farai più ritorno.
ti perderai in quel mare
che è tanto grande
e che tanto affascina.

lucia 2 settembre 06

giovedì, agosto 31, 2006

sympathy for the devil

Prego lasciate che mi presentisono un uomo ricco e di gusto
sono stato in giro per molto tempo
rubai molte anime e sottrassi molta fede agli uomini
Ed ero lì quando Gesù Cristo
ebbe il suo momento di dubbio e dolore
Mi assicurai che Pilato se ne lavasse le mani
sigillando così il suo destino

Piacere di conoscervi
Spero che azzeccherete il mio nome
ma ciò che vi lascia perplessi
è la natura del mio gioco

Ero nei paraggi di San Pietroburgo
Quando vidi che era tempo di cambiamenti
Uccisi lo zar e i suoi ministri
Anastasia urlò invano
Cavalcai un carrarmato
detenevo la carica di generale
quando infuriò la guerra lampo
e i corpi puzzarono

Piacere di conoscervi
Spero che azzeccherete il mio nome
Ah, ciò che vi lascia perplessi
è la natura del mio gioco


Guardai con gioia mentre i vostri re
e le vostre regine lottarono per cent'anni
per gli dèi che loro stessi avevano creato

Gridai:"Chi uccise i Kennedy?"
quando dopo tutto fummo voi ed io


Per favore, lasciate che mi presenti
sono un uomo ricco e di buon gusto
E tesi trappole ai trovatori che rimasero uccisi
prima di raggiungere Bombay


Piacere di conoscervi
Spero che abbiate azzeccato il mio nome
Ah, ciò che vi lascia perplessi è la natura del mio gioco


Piacere di conoscervi
Spero che abbiate azzeccato il mio nome
Ma ciò che vi lascia perplessi
è la natura del mio gioco


Proprio come ogni poliziotto
é un criminale
tutti i peccatori santi e come le teste sono code
chiamatemi solo Lucifero poiché ho bisogno di un po' di riservatezza
Così se mi incontrate abbiate un po' di cortesia
abbiate un po' di solidarietà, e un po' di gusto
Usate tutta la vostra cortesia
Oppure io trascinerò la vostra anima alla perdizione
Piacere di conoscervi
Spero che abbiate azzeccato il mio nome
Ma ciò che vi lascia perplessi
è la natura del mio gioco.

rolling stones

ps:ciò che mi lascia perplessa sei tu,e la natura del tuo gioco.

lunedì, agosto 28, 2006

where is the love????...2 gennaio 2006


Ricerco e bramo
per vie terrene
il segno e l'odore della tua presenza,
e non ti trovo.
non ti trovo nel suono,
nella luce,
nel vento.
non ti trovo nel cammino
sulla strada,
nelle persone.
il fuoco e la nebbia
mi avvolgono per vie traverse,

squassano la mia anima
in un'atmosfera perturbante...
ancora.
lacrime acide arrivano al cuore
sciolgono la speranza
che nasce dal dolore.

il dolore è fatto per imperare ad amare,
o l'amore è fatto per imparare a soffrire?

mi reggo con le unghie
sulle pareti del pozzo
da cui non vedo fine.

o arrivo in cima o arrivo in fondo.


(where is the love???)

martedì, agosto 22, 2006

maremoto

affoga il mio albergo di illusioni.
maremoti di paure e ansie
spazzano via le cose, sparse ovunque,
in disordine
sul pavimento fatto di sogni.
le pareti di certezze
sono così fragili e sottili

che mi cadono addosso
scivolando fino ai piedi.
mi sembra quasi di annegare
mi sembra quasi di non vedere più la superficie:
la superficie delle cose
il profumo dell'amore
il calore del sole
il senso della vita.

lucia


murato in te
è solo notte
apri gli occhi
fuori di te
troverai luce infinita.

tagore

mercoledì, agosto 16, 2006

solitudine


solitudine,
fatta di stormi di persone
mi sento parte di un niente
costruito sulla base
di parole vacue.
la vicinanza di fantasmi
allieta il mio senso di illusione,


che diventa alienazione,
che si ingigantisce in cinismo,
che tramuta in odio.
occhi dalle belle speranze,
fuochi fatui
travestiti da sentimenti
il diavolo
camuffato da amore.
parole,parole
soltanto parole;
inutili,crudeli,
insignificanti discorsi
su ciò che dovrei essere,
potrei essere
dovrei diventare.
no io non devo nulla.
io sono parte del niente.
io sono parte di un niente
costruito sulla base
di parole vacue.
così restiamo,
io
il vento
e l'indistinto.

lunedì, agosto 14, 2006

mulini a vento


cosa vedi davanti a te?
vedo tanti volti,
seri,
vedo un sentiero di ghiaia.non so dove porta.
è costeggiato da siepi e da pruni,
sento l'odore del dolce gelsomino in lontananza,
respiro a pieni polmoni.


cammino,
ma mi ferisco i piedi,
nudi,
continuo nel mio cammino imperante
e vedo il tuo volto,
sorridente ma ora serio
dolce ma ora crudele,
ti guardo e passo oltre.
tu sei parte del mio sentiero
sei il mio futuro il mio presente
il mio passato.
i tuoi occhi mi ricordano l'aroma
del dolce gelsomino.

ma cosa vedi davanti a te ora?

mulini a vento.
solo enormi,immensi, mulini a vento.

Lucia.

sabato, agosto 12, 2006

RESURRECTION....



ok ragazzi,
oggi parliamo dei MOTHER LOVE BONE.
gruppo nato intorno alla metà degli anni 80 dalle ceneri dei green river.
ne facevano parte appunto 2 esponenti del calibro di jeff ament (ora bassista nei pearl jam) e stone gossard (ora chitarra ritmica nei pearl jam). si aggiunsero greg gilmore e bruce fairwheather,altri 2 mitici musicisti...
naturalmente i ragazzi hanno tutto al posto giusto,stile perfettamente grunge, ma..... manca il cantante!
quindi pensano bene di reclutare il carismatico cantante dei mulfunkshun...Andrew wood,biondino niente male con cosmici problemi di eroina e depressione....i ragazzi ottengono anche un contratto additrittura con la polygram e fanno anche da gruppo spalla degli alice in chains quando un bel giorno...proprio quando il loro album di debutto sta andando alle stampe,proprio quando avevano ricevuto un anticipo di 250.000 dollari per i prossimi 7 album, il cantante, (foto sopra a sinistra) si fa venire la splendida idea di morire di overdose nel bel mezzo del loro incredibile successo....
Per cui tra cazzi e mazzi jeff e stone chiamano CHRIS CORNELL mitico cantante dei compianti soundgarden e lo arruolano come cantante dei TEMPLE OF THE DOG...band tributo solo ed esclusivamente per andrew.....
quindi dopo l'album tributo la band si scioglie....jeff e stone ancora insieme registrano dei pezzi strumentali su una cassetta...attraverso non si capisce ancora come questa cassetta arriva ad un benzinaio di san diego che si diletta in vari gruppi come front man,l'uomo si chiama EDDIE VEDDER,ascolta la cassetta,corre a casa e sulla segreteria telefonica della sua fidanzata dell'epoca,beth,registra quella che diventerà ALIVE.di getto!
per cui la cassetta viene rimandata a stone...e così 2 giorni dopo nascono quelli che diventeranno poi I PEARL JAM.
la morte di andrew possiamo considerarla anche una resurrezione...finchè vivranno i pearl jam, andrew non morirà mai davvero.
si consiglia vivamente l'ascolto dei gruppi qui citati! non ve ne pentirete!
bye!


venerdì, agosto 11, 2006

una notte stellata....



notte di luna,

come un viandante

passi dall'altra parte del mare

con la tua pallida lanterna oscillante.

IO sono uno straniero,

solitario e distratto,

sul balcone lontano

così tu mi incanti,

e porti via il mio cuore.

TAGORE

Sollevi il mio cuore dal dolore,

strappi la mia anima dall'oblio;

riconduci

solo con una parola,

il sorriso sulle mie labbra. ma come fai?

sei speciale,

come nessun desiderio potrà mai essere,

sei un dono,

come nessuna preghiera potrà mai esaudire.

sei speciale.

LUCIA

martedì, agosto 08, 2006

una nube sopra mosquito


E' quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai reni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa,
sopprimerli
non sai non sai
che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
se in giro di routin
verso il vuoto con classe
è tutto ciò ke avrai
perchè quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirti vivo
ti ucciderò
ti ucciderò
vedrai vedrai
se il mio amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere torneremo a scorrere
torneremo a scorrere torneremo a scorrere
lo sò lo sò che il mio amore è una patologia
vorrei che mi uccidesse ora

afterhours


ps:questo è meno melodrammatico e molto più bello di ciò che ho scritto poco prima...visto?
come si suol dire..non da noia alla vista.

lunedì, agosto 07, 2006

sappiamo ciò che siamo ma non quel che potremmo essere


io maledico tutto ciò che chiude l'anima in una rete di seduzioni e di miraggi,
e a forza di illusioni e lusinghe la trattiene in una tragica spelonca!
maledetta anzitutto l'altra opinione in cui l'anima esalta se stessa!
maledetto l'abbaglio dell'apparenza che s'impone ai nostri sensi!
maledetto tutto ciò che non voglio capire!

proprio vero che chi passa la vita tra le scipitezze non perde mai la speranza.
avido stende la mano in cerca di tesori,ed è tutto felice quando tira fuori dei vermi.