venerdì, ottobre 13, 2006

il gioco della scala


la realta' come una scala medioevale spiraliforme.
e' il mondo a farci vedere il mondo distorto mentre gira,
o siamo noi stessi che girandoci attorno, nella nostra unruhe, nella nostra inquietudine, ci creiamo le nausee per poi imputare la colpa alla vita.
in fin dei conti lei sola ha piena consapevolezza di quel che e', senza timori ,mentre noi no. noi non abbiamo questa grande capacita'.
gli esseri umani sembrano come variopinte biglie, in continue spingersi e correre tra di loro,senza sapere quale sia bene la meta da raggiungere, o illudersi di saperlo...biglie che si cozzano tra di loro e altre che si avvicinano sospinte da moti a cui non sappiamo nemmeno dare il nome tanto che sono improvvisi.
perche' nella nostra ottusita' di esseri umani non riusciamo a superare il bisogno di dare a qualcuno il peso della nostra felicita' effimera?

la vita si risolve davvero cosi' facilmente? come se la vita fosse un problema.....
perche' non riusciamo ad essere felici di noi stessi anche nei nostri fallimenti nelle nostre incapacita' nelle nostre limitazioni? perche' ci manca la voglia di evolverci o la capacita' di autovalutarci dall'esterno?
dove le trovo le risposte?
forse ha ragione la mazzantini, tanto per semplificarsi le cose, per me la vita e' un giorno, uno solo, dall'alba al tramonto, e amen.


lucia

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