venerdì, settembre 29, 2006

a pain that i'm used to















Non sono più sicuro di quel che sto cercando.......
so solo che è dura consolarmi....
non capisco chi sto cercando di essere invece di essere me stesso
ma la chiave ,
è una questione di controllo .
Puoi dire a cosa stai cercando di giocare, ad ogni modo pago
mentre stai rompendo
tutte le regole
tutti i segni che trovo
sono stati sottolineati
i diavoli crescono sulla macchina che è piena di carburante
Tutto questo correre intorno,
beh mi sta abbattendo
dammi solo un dolore a cui sono abituato
non ho bisogno di credere a tutti i sogni che concepisci
hai solo bisogno di conquistare qualcosa che suoni vero
C’è un buco nella tua anima come un animale senza coscienza,

pentimento, oh no chiudi gli occhi,
paga il prezzo per il tuo paradiso
i diavoli si cibano dei semi dell'anima
non posso nascondere ciò che sento,
ciò che so che è reale senza sbagliare il falso,
mi preoccupo con una preghiera nell’aria
lo lascerò lì su un biglietto pieno di speranza
e non di disperazione.

martin gore

martedì, settembre 26, 2006

il compromesso e la scelta dei perchè



In giorni come questi

mi pongo anche io

le domande che tu mi poni.

"Quale cosa può valere così tanto

per un tale compromesso?"

"Qualcosa che ritengo valga molto.

e questo qualcosa è formato

da molti perchè,

da molte entità e da molte motivazioni."

una rinuncia che forse porterà a qualcosa di più grande di più prezioso.

"Ma questi in fondo sono solo sogni, e la realtà che tu vai predicando dove sta?"

" io penso stia qua dove sono io,penso stia qua dove ho deciso di stare.

penso che ne valga veramente la pena sai, spero di non sbagliarmi. ma spesso,

molto spesso, ho tanta paura. come oggi,ad esempio."

in giorni come questo è come se stessi bevendo vermi da un bicchiere di cristallo....

giovedì, settembre 21, 2006

metti la mano



metti la mano

sulla mia fronte

come se la tua mano

fosse la mia mano.

sorvegliami, come se

mi si volesse uccidere

come se la mia vita

fosse la tua vita.

amami, come se

tu lo volessi

come se il mio cuore

fosse il tuo cuore.

Attila Jòzsef

giovedì, settembre 14, 2006

la foresta dalle foglie taglienti



La foresta delle foglie taglienti

sovrasta un cielo

immerso di nuvole.

colori splendenti attraversano

piccoli sonagli animati,

li sento tintinnare

fin dentro ogni fibra

del mio essere.

Nutrendomi di loto

percorro la foresta

dalle foglie taglienti,

idilliaco luogo di immersione

mondo dove tutto

è plasmabile.

martedì, settembre 12, 2006

VENDESI

vendesi mia vita in cambio di monotona e sicura routine
con stabilità e serenità connesse riguardanti lavoro casa famiglia amore.
si assicura che la vita in vendita garantirà colpi di scena e delusioni di ogni sorta e portata ogni giorno e ogni minuto nel corso della permanenza in vita.
astenersi perditempo. indicati requisiti pazienza forza coraggio amor proprio grande spirito di adattamento e valigie pronte per frequenti traslochi...
si offrono in omaggio scomodi ricordi di infanzia e adolescenza.

CONTATTATE AL PIù PRESTO LE RICHIESTE SONO NUMEROSE!!!!!!

lunedì, settembre 11, 2006

il pegno

la candela si consuma
la fiamma si spegne
gli occhi si chiudono
la bocca tace.

le parche tagliano,
senza sosta
i fili del destino del mondo.

la terra stanca
chiede pegno
il cielo ferito
si ribella .

il nostro amore
si ritorce
rivelando egoismo
crudeltà
male. male profondo.

sangue innocente
come prezzo
della nostra avidità.
lacrime di madri
grattaceli come tombe
immense e sconfinate lapidi
che ci ricordano
di quanto ci possa piacere
esercitare dolore
a ciò che non ci appartiene:
il mondo.

occhio per occhio,dente per dente.
a quanto pare è questo
il nostro concetto di vita.

giovedì, settembre 07, 2006

replay


Dentro al replay
fra miliardi di altri ci sei
e non hai scia luminosa d'auto
anche di periferia
come i sogni che farai
o prenderai a noleggio
quando ti addormenterai
con le scarpe sul letto
Dentro al replay
con la testa girata un po' in su
da fotografia
ci sei anche tu prima di andare via
"se rimango ancora qui è come se morissi e guardandomi allo specchio ad un tratto sparissi" Cadono le stelle e sono cieco
e dove cadono non so
cercherò, proverò, davvero
ad avere sempre su di me il profumo delle mani
riuscire a fare sogni tridimensionali
non chiedere mai niente al mondo solo te
come una cosa che non c'è
cercando dappertutto anche in me
ti vedo
Dentro al replay
per un attimo c'ero
e anche lei
ma in quel momento
qualcosa ho cancellato
si è fermato il tempo, la sua regolarità
e come se morissi
è sparita anche la luna,
è cominciata l'eclissi
Cadono le stelle allora è vero
e io non so se ci sarò
dove andrò non lo so se lo merito o no
se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari
se troverò il coraggio ti telefono domani
e più sarò lontano e più sarò da te
dimenticato e muto
come uno che non c'è
tornerò, tornerò davvero
a sentire su di me profumo delle mani
di notte io farò sogni tridimensionali
senza chiedere mai niente al mondo neanche a te
senza chiedermi perché
ti vedo dappertutto
anche in me
ti vedo

samuele bersani


...sentire su di me il profumo delle tue mani...perchè non chiedo niente al mondo...solo te...

martedì, settembre 05, 2006

il porto sepolto

ti vedo allontanarti
dal porto del mio cuore,
la tua nave inesorabilmente
salpa da me
sospinta da venti lontani,
promettenti di nuovi lidi
da scoprire.

il mio faro
sempre acceso
attende il momento
di vederti tornare.
sorrido in silenzio
mentre te ne vai,
lasci il mio molo
con una carezza
e qualche consueta promessa.

tu sei una nave,
il mare è grande
e le promesse
difficili da mantenere,
io sono solo un piccolo porto
con un piccolo molo
non ho spazio
per farti attraccare ancora a me.

la nostra amicizia allora,
non è altro che una fune
la allenti un po
e tu piano piano
ti allontani
con una promessa di ritorno.

le assi del mio molo intanto,
marciscono,
rose dal sole
dei tempi passati
e da quel vento
che ti porta via da me.

e quando tornerai
mia piccola nave
riuscirà una fune
a tenerci uniti di nuovo?
forse le mie assi si romperanno
stremate dall'attesa
o forse il mio farò non farà più luce
e tu non farai più ritorno.
ti perderai in quel mare
che è tanto grande
e che tanto affascina.

lucia 2 settembre 06