giovedì, novembre 02, 2006

potessero le mie mani sfogliare la luna





















Pronunzio il tuo nome nelle notti scure,
quando sorgono gli astri per bere dalla luna
e dormono le frasche delle macchie occulte.
E mi sento vuoto di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome in questa notte scura,
e il tuo nome risuona più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
t'amerò come allora qualche volta?
Che colpa ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani sfogliare la luna!


federico garcia lorca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, questa è una delle più dolci e belle poesie che io abbia mai letto.
La adoro...